Approvato il Superbonus

Decreto rilancio

E’ ora in vigore il Superbonus! E’ una detrazione fiscale che si recupera in 5 anni, la cui percentuale può arrivare al 110% ed è applicabile per lavori edili e interventi di ristrutturazione nelle nostre case.

Ecobonus

E’ stato publicato sulla Gazzetta Ufficiale del 19 maggio il Decreto Rilancio.
Il Governo ha previsto tra la tante misure a sostegno di vari settori dell’economia colpiti dalla crisi post covid19 anche il Superbonus fiscale del 110%

In realtà appare subito evidente che si tratta di un provvedimento che non si potrà applicare per tutti gli interventi edili in modo indiscriminato; in ogni caso il recupero fiscale sarà diffuso ad una platea di soggetti molto ampia.

Lavori edili

Nello specifico, il Superbonus si potrà richiedere per:

  • sostituzione dell’impianto di riscaldamento (anche con sistemi ibridi)
  • coibentazione con riduzione di due classi di consumo energetico;
  • installazione di pannelli fotovoltaici con cessione dell’energia in eccesso alla rete.
  • isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali
  • impianti di climatizzazione

Su tutte le spese documentate e sostenute dai contribuenti, dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021, sarà riconosciuto un bonus fiscale del 110%

Il bonus verrà suddiviso in 5 anni, con quote annuali di pari importo.

Il credito così generato, potrà essere ceduto direttamente all’impresa in cambio di uno sconto in fattura, o di una fattura pari a zero.

Le imprese potranno portare a credito tali importi per ridurre le tasse o cedere il credito stesso alle banche per ottenere liquidità immediata.

Note dolenti: il bonus sarà  riconosciuto sulle parti comuni degli edifici a carattere condominiale, sugli immobili terra-cielo (questi ultimi però solo prima casa).

Il Superbonus non sarà operativo per le seconde case (ad eccezione delle porzioni condominiali adibite a seconde case)

Saranno escluse da ogni forma di recupero fiscale anche tutte le attività di impresa.

Confermata, la possibilità per il contribuente di optare, in luogo della detrazione, ad un tributo sotto forma di riduzione in fattura da parte dell’impresa, che potrà recuperare a sua volta sotto forma di credito anche alienabile ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari, con la possibilità di realizzare un credito di imposta.

La possibilità reale per l’utente finale di avere una fattura pari quasi a zero, appare reale!

Agenzia delle Entrate

Per poter optare per la cessione o lo sconto, l’utente dovrà attivarsi in via telematica con l’Agenzia delle Entrate.

Attendiamo chiarimenti dalla Agenzia delle Entrate.

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